Avvertenze

- - - - - - - LE RECENSIONI POSSONO CONTENERE SPOILER!!! - - - - - - -

lunedì 13 dicembre 2010

Terry Pratchett - "A Me le Guardie!"

Autore: Terry Pratchett
Titolo: "A Me le Guardie!"
Edizioni: TEA
Anno: 2005

Terry Pratchett non si smentisce mai. "A Me le Guardie!" è il primo volume del sottociclo della Guardie Cittadine, da molti considerato il più divertente del Mondo Disco e non si stenta a capire perchè. Ogni pagina ci presenta un Pratchett in forma perfetta, che riempie la narrazione di continue battute e di uno humor inglese assolutamente irresistibile. Come in molti altri suoi romanzi, anche in questo Terry si diverte a mescolare e riproporre, ma anche a sovvertire e, spesso, a rovesciare i clichè del fantasy. Draghi, re, vergini in pericolo, sette segrete, tutti elementi che qui possiamo ritrovare, ma nulla è come ci si aspetterebbe che fosse, naturalmente! Il tutto per strapparci un sorriso dietro l'altro... quindi: buona lettura! :-D

venerdì 26 novembre 2010

Tony Wolf - "Storie del Bosco, di Gnomi, di Giganti, di Fate, di Folletti e di Draghi

Autore: Tony Wolf
Titolo: Ciclo delle "Storie del Bosco"
Edizione: Piero Dami
Anno: 1983

Commento che vale per tutti i libri di Tony Wolf del ciclo delle "Storie del Bosco": CA-PO-LA-VO-RO! Son cresciuto leggendo e divorando con gli occhi questi splendidi disegni, posso senz'altro affermare che buona parte del mio immaginario si è formato grazie all'arte di Tony Wolf. Comprateli, leggeteli ai vostri figli, dateglieli in mano e, già che ci siete, leggeteli anche voi. Sanno parlare, affascinare e divertire grandi e piccini. 
Non ve ne pentirete ;-)

giovedì 25 novembre 2010

Terry Pratchett - "Il Piccolo Popolo Decolla"

Autore: Terry Pratchett
Titolo: "Il Piccolo Popolo Decolla"
Edizione: TEA
Anno: 1995

Terzo e ultimo capitolo della trilogia degli Niomi di Città. La verve umoristica si è un po' persa per strada, così come le trovate geniali che avevano reso "Il Piccolo Popolo dei Grandi Magazzini" un piccolo capolavoro. Rimane, però, la capacità di Pratchett di riuscire sempre a tenere il lettore avvinto alla pagina scritta. A questo va aggiunto che, essendo l'ultimo libro, leggiamo finalmente la conclusione di tutta la vicenda e vediamo svelati alcuni misteri legati all'origine della razza degli Niomi: chi sono? da dove vengono? quali segreti da loro stessi dimenticati cela il loro passato? 
Motivi più che sufficienti per leggerlo, una volta che si è arrivati fin qui ;-)

lunedì 25 ottobre 2010

Robert Silverberg - "L'Uomo Stocastico"

Autore: Robert Silverberg
Titolo: "L'Uomo Stocastico"
Edizione: Mondadori - Urania Collezione n° 85
Anno: 2010

Silverberg è un autore che non si discute. Al di là della sua enorme produzione letteraria (intorno ai 100 libri di sola SF, più altri di genere diverso), è la qualità intrinseca di ciascuna sua uscita, in particolare di quelle del periodo '60-'70, a colpire. 
"L'Uomo Stocastico" non fa eccezione e trova di diritto un posto nella collana Urania Collezione. Tutt'al più meraviglia, quasi, che sia stato pubblicato solo come numero 85, non che sia stato scelto. 
Lascia, però, perplessi l'edizione. Dopo i titoli mirabolanti e la promozione quando la collana stava per partire, che pubblicizzavano anche nuove traduzioni integrali, lascia interdetti notare che questo libro ripresenta la stessa, identica, traduzione della vecchia pubblicazione su Urania. Il problema è che, tra tutti gli Urania Collezione usciti finora, proprio "L'Uomo Stocastico" sarebbe uno di quelli che maggiormente avrebbe necessitato di una nuova traduzione. 
La lettura, quindi, procede saltuariamente a singhiozzo, alternando momenti molto scorrevoli ad altri in cui le frasi si attorcigliano su stesse, e a volte perdono addirittura di senso. Ciò nonostante la visione di Silverberg, di un nuovo e particolare uomo in grado di vedere il futuro, merita di essere letta e di trovare posto nella libreria di tutti gli appassionati della fantascienza di qualità.

giovedì 14 ottobre 2010

Valerio Evangelisti - "Veracruz"

Autore: Valerio Evangelisti
Titolo: "Veracruz"
Edizione: Mondadori - Strade Blu
Anno: 2009

Valerio Evangelisti continua a raccontarci la storia, la vita e le scorrerie dei cosiddetti "Fratelli della Costa". Lo fa andando a ritroso, dopo aver narrato la fine di un'epoca in "Tortuga" con "Veracruz" fa un passo indietro (e ne farà un altro ancora con il prossimo "Cartagena"). 
Come sempre la descrizione della vita per mare, la ricostruzione storica, i dettagli ricercati, rendono, anche da soli, il libro degno di essere letto. A tratti sembra di sentire l'odore della salsedine misto a quello del sangue, udire gli scricchiolii del legno durante la navigazione e lo scrosciare delle onde sulle fiancate della nave. 
Un bel libro d'avventura, che a molti potrebbe piacere di più di "Tortuga" per via del protagonista, leggermente più simpatico (seppur a tratti di una stupidità mal sopportabile) di quello del romanzo precedente.

lunedì 4 ottobre 2010

Chuck Palahniuk - "Invisible Monsters"

Autore: Chuck Palahniuk
Titolo: "Invisible Monsters"
Edizione: Mondadori - Oscar
Anno: 2003

"Invisible Monsters" è stato il primo libro che ho letto di Palahniuk. Un inizio piuttosto ostico, perchè la scrittura di Chuck non è sempre immediata, ma richiede un attimo di ambientamento quando si inizia uno qualsiasi dei suoi romanzi. Quando, però, si comincia a girare in sincrono con il ritmo di narrazione, al lettore si spalanca un intero nuovo mondo. Un mondo realistico e violento, grezzo e greve, che non fa sconti a nessuno. Così è anche "Invisible Monsters", un romanzo sul sesso e la sessualità, sull'accettazione di se stessi. Un viaggio alla scoperta e riscoperta di se, dove quasi nessuno è chi o ciò che sembra essere. Un libro da leggere per capire che non esistono solo due sessi, ma infinite variazioni sul tema, tutte ugualmente in diritto di esistere e di trovare un posto nella nostra società. Un romanzo che è anche una fortissima critica alla cultura dell'apparire che appare oggi, qui, in Italia, un imperativo leggere e fare proprio.

domenica 3 ottobre 2010

Chuck Palahniuk - "Fight Club"

Autore: Chuck Palahniuk
Titolo: "Fight Club"
Edizione: Mondadori - Oscar
Anno: 2004

Di solito un film non è mai all'altezza del romanzo da cui viene tratto. Nel caso di "Fight Club", invece, abbiamo avuto una bella eccezione a questa regola non scritta. Il film, inoltre, ha avuto anche il pregio di avvicinare buona parte del pubblico a uno scrittore che, almeno in Italia, non godeva ancora della fama meritata. 
Al di là di queste mere considerazioni tecniche, "Fight Club" è un romanzo da leggere. Un vero e proprio calcio negli stinchi, un pugno in faccia di letteratura che non fa sconti e dice pane al pane e vino al vino. Una feroce critica alla società dei consumi che ben si riassume nella frase "ciò che possiedi finisce per possederti". Un romanzo che, in una trama dai risvolti talvolta surreali, riesce a entrare nel lettore per lasciare un segno come ben pochi libri, ormai, son capaci di fare.
Tyler Durden, uno dei protagonisti del libro, è ormai assurto al titolo di idolo internettiano come simbolo di ribellione e libertà. Una libertà conquistata con le unghie e con i denti, in maniera anche violenta, ma per questo, forse, che dà molta più soddisfazione quando la si raggiunge.

venerdì 24 settembre 2010

Jonathan Carroll - "La Voce della Nostra Ombra"

Autore: Jonathan Carroll
Titolo: "La Voce della Nostra Ombra"
Edizione: Fazi
Anno: 2009

Come al solito noi, in Italia, arriviamo in ritardo. Solo da poco, infatti, è stato pubblicato questo romanzo che, in realtà, è il secondo di Carroll e risale addirittura al 1983. 
Discorsi editoriali a parte, con "La Voce della Nostra Ombra" Carroll si conferma lo scrittore che ben conosciamo. Le sue descrizioni restituiscono la vita di tutti i giorni con i piccoli particolari che nessuno abitualmente nota. Le sue pagine sono vivide, i personaggi realistici, le sue storie sembrano poter succedere a ciascuno di noi. 
Poi vi è l'elemento soprannaturale, che in Carroll è sempre più o meno sottilmente accennato e tutt'uno con la vicenda e, in questo caso, più inquietante del solito. 
Solo il finale sembra mostrare una leggera flessione, ma è solo perchè non così positivo o edificante come in altri suoi romanzi. 
Certamente si scava, nel bene o nel male, un piccolo spazio dentro di noi, conquista un angolino del nostro cuore in cui rannicchiarsi e farci per sempre compagnia. 
Come tutti i libri di Jonathan Carroll.

lunedì 20 settembre 2010

Lanfranco Fabriani - "Nelle Nebbie del Tempo"

Autore: Lanfranco Fabriani
Titolo: "Nelle Nebbie del Tempo"
Edizione: Mondadori - Urania n° 1504
Anno: 2005

Continuano le avventure dell'agenzia temporale italiana e Fabriani fa nuovamente centro. 
Il secondo libro riesce nell'arduo compito di non risultare una copia del primo e a non essergli inferiore. In poche pagine il lettore si trova nuovamente catapultato negli intrighi, nei rapporti tutti "italiani" tra i personaggi e nella vicenda che, nuovamente, si snoda a cavallo tra i secoli. 
Dopo una coppia di libri come questa il lettore non può che sperare di vedere il prima possibile un nuovo capitolo di questa fortunata serie perchè i personaggi son ormai degli amici da cui è difficile staccarsi quando il divertimento è dietro l'angolo.

Lanfranco Fabriani - "Lungo i Vicoli del Tempo"


Autore: Lanfranco Fabriani
Titolo: "Lungo i Vicoli del Tempo"
Edizione: Mondadori - Urania n° 1453
Anno: 2002

Con questo romanzo, il primo del ciclo della polizia del tempo, Lanfranco Fabriani ha vinto il Premio Urania. E a ben vedere, ci sarebbe da aggiungere.
La trama, in sé, potrebbe risultare un po' banale e scontata a chi la sentisse raccontare e riassumere in poche parole. Tutto ciò, però, non renderebbe assolutamente giustizia al romanzo di Fabriani che si basa non tanto sulla trama, quanto sull'efficacia delle atmosfere e delle descrizioni. In particolare spicca uno spirito tutto "italiano" nei rapporti tra i personaggi e nel modo di fare le cose all'interno dell'agenzia, che non può che risultare simpatico e accattivante per il lettore.
Finito il libro non si può fare a meno di pensare che se davvero una tale agenzia esistesse in Italia, di certo sarebbe identica a quella descritta e raccontata da Fabriani.
Un romanzo divertente e scanzonato, senza alcuna pretesa di esser preso sul serio, ma in grado di incollare il lettore alle pagine e di regalare diverse ore di intrattenimento a chi dovesse accostarvisi. Sicuramente consigliato a tutti.

mercoledì 15 settembre 2010

Vernor Vinge - "Alla Fine dell'Arcobaleno"

Autore: Vernor Vinge
Titolo: "Alla Fine dell'Arcobaleno"
Edizione: Mondadori - Urania n° 1561
Anno: 2010

Son rimasto un po' deluso da questo libro, forse per l'aspettativa con cui mi ci sono accostato, forse per via di quel "vincitore del premio Hugo" che cappeggia in copertina. 
Di certo anche la traduzione e l'edizione non hanno aiutato, con il risultato, quindi, che il romanzo non è stato del tutto godibile. Frasi grammaticamente scorrette (che pregiudicano la comprensione) ed errori di battitura (che spesso non fanno capire dove inizino i discorsi e dove finiscano o chi parla), pullulano per tutto il volume. Inoltre, come si è scoperto un po' per vie traverse (e che ha dato origine a una lunga querelle sullo stesso Blog di Urania), la traduzione italiana è decisamente più corta rispetto all'originale. Che questo abbia portato a tralasciare parti importanti, a creare buchi nella storia o se, al contrario, abbia aiutato a rendere più leggero e fruibile il volume, non lo sappiamo, quindi non esprimeremo un giudizio in merito. Tutti questi elementi messi insieme, soprattutto i primi elencati, però, non hanno sicuramente giovato alla lettura (spesso claudicante), al libro in quanto tale e, per finire, alla sua stessa comprensibilità. 
Inoltrandosi nel libro, inoltre, ai problemi appena enunciati se ne aggiungono altri. La storia, la sua progressione narrativa, zoppica un po'. Soprattutto assomiglia, forse un po' troppo, a un plot che negli ultimi anni ha preso un certo piede e che alcuni telefilm americani dell'ultima generazione hanno riproposto ormai in tutte le salse. Personaggi diversi, con interessi e motivi differenti, finiscono tutti per confluire verso lo stesso finale. Una struttura piuttosto classica e che, in genere, funziona.
A rendere avvincente la narrazione, di solito, oltre al carisma dei personaggi, sono le vicende che si trovano ad affrontare. A questo si aggiunge spesso il pathos derivante da un evento che appare inevitabile e verso cui tutti sono trascinati nonostante i loro sforzi per evitarli, in alternativa sostituito, eventualmente, da un qualche finale a sorpresa con colpo di scena.
Peccato, quindi, che in questo caso la maggior parte dei personaggi risultino del tutto estranei ai lettori, le vicende non coinvolgano più di tanto (se non un po' verso la fine, quando finalmente comincia a succedere qualcosa) e che il finale non rispondesse a nessuna delle due opzioni appena enunciate. La fine, infatti, è evidente fin dall'inizio, ma manca totalmente di pathos. Non vi è, inoltre, mistero o curiosità su come le vicende di tutti finiranno a convergere (dato che anche questo elemento è praticamente subito esplicitato appena ogni personaggio entra in scena). Infine la conclusione non ha alcun colpo di coda che possa sorprendere il lettore, ma si limita a chiudere tutta la vicenda come ci si aspettava fin dall'inizio.
Inoltre, come in quei telefilm di cui parlavamo, mancano anche diverse informazioni su alcuni filoni narrativi che non vengono conclusi. Nel caso dei prodotti per la tv si tratta di scelte in vista di un seguito, di una stagione successiva: qualcosa, quindi, è necessario lasciare in sospeso per attirare il telespettatore... ops, pardon, il lettore. Nel caso di questo libro, invece, nato per essere fine a se stesso e non l'inizio di un ciclo, non è chiaro se questi buchi fossero già presenti in origine o derivino dai tagli operati in sede di condensazione per l'edizione italiana. Visti gli altri difetti presenti, però, saremmo portati a ritenere che la prima ipotesi non sia del tutto da scartare.
"Alla Fine dell'Arcobaleno", in questa edizione, quindi, è un romanzo che risulta estremamente dettagliato e convincente nella descrizione del salto tecnologico e di questa "realtà aumentata" vivibile attraverso l'uso di hardware indossabili, ma deficia sotto il profilo della mera narrazione. Da un premio Hugo, sinceramente, ci si aspetterebbe qualcosa di più, quantomeno un migliore equilibrio tra le varie parti che concorrono a comporre il romanzo. 
Indubbiamente la riflessione che sorge più spontanea al termine della lettura è: "se questo era il migliore... mala tempora currunt!"

venerdì 10 settembre 2010

James G. Ballard - "Condominium"

Autore: James G. Ballard
Titolo: "Condominium"
Edizione: Mondadori - Urania n° 707
Anno: 1976

Lo stile di Ballard, le sue idee sempre geniali e, al contempo, lucidissime nell'analizzare e criticare, non si discutono. Questo libro, però, l'ho trovato a tratti un po' ferraginoso nel suo portare avanti la storia. Inoltre, sospensione dell'incredulità a parte, risulta difficile comprendere come il fatto che il condominio si isoli dalla realtà circostante non venga avvertito da nessuno del "mondo di fuori". Infine lo stesso finale, con un ritorno alla normalità che personalmente ho trovato forzato, stride con quanto raccontato e mostrato fino a quel momento. 
Di certo è una storia che colpisce, un romanzo con scene forti e capace di rimanere impresso nel lettore per il modo in cui esaspera ed esagera fino al parossismo i rapporti interpersonali. Ma manca di qualcosa che avrebbe potuto trasformarlo definitivamente in un capolavoro.

lunedì 6 settembre 2010

Mary Stewart - "Il Giorno Fatale"


Autore: Mary Stewart
Titolo: "Il Giorno Fatale"
Edizione: Rizzoli - SuperBUR
Anno: 1985

Dopo la trilogia in cui raccontava la storia di Merlino e del suo rapporto con Artù, la Stewart aggiunge un quarto libro per concludere il ciclo e si concentra, questa volta, su Mordred. Come al solito le cose non vanno esattamente come ci saremmo aspettati, la storia che tutti noi conosciamo è rivista, modificata, trasformata come in una sorta di viaggio all'indietro. La Stewart ci racconta la sua versione di tutta la vicenda come avrebbe potuto essere in realtà, prima che il tempo desse a tutto i contorni del mito. Come già nella passata trilogia su Merlino, bastano poche pagine per essere nuovamente avvolti dalla magia della narrazione e completamente avvinti dalla storia. Non mancano i momenti di grande emozione e tensione, soprattutto quando tutto sembra congiurare per spingere i personaggi verso il tragico e inevitabile "giorno fatale".
Per fortuna neanche i numerosissimi errori di editing e di battitura di cui è disseminato il testo (almeno in questa edizione) riescono a rovinare la magia della lettura di questo splendido romanzo.

venerdì 3 settembre 2010

Kilgore Trout - "Venere sulla Conchiglia"


Autore: Kilgore Trout (Philip J. Farmer)
Titolo: "Venere sulla Conchiglia"
Edizione: Mondadori - Urania n° 693
Anno: 1976

Kilgore Trout: uno scrittore che non esiste. "Venere sulla Conchiglia": uno pseudo-biblia. Almeno fino a quando Philip J. Farmer non decise di scrivere questo divertente, ma non scontato, romanzo (ormai diventato un classico della fantascienza) e di farlo pubblicare sotto lo pseudonimo di Kilgore Trout. Episodio che diede origine, negli anni, a diversi e curiosi aneddoti nel mondo della fantascienza.
Avevo già questo libro nell'edizione Urania Collezione, ma quando lo vidi sul banchetto tra gli usati, nonostante sapessi non fosse un'edizione integrale (la censura, al tempo, ci andò giù pesante con questo libro), non potei non accattarmelo.
Curiosità a parte, comunque, si tratta di un bel libro dell'epoca d'oro della fantascienza, quindi sicuramente consigliato a tutti.

Robert Sheckley - "Giardiniere di Uomini"

Autore: Robert Sheckley
Titolo: "Giardiniere di Uomini"
Edizione: Mondadori - Urania n° 604
Anno: 1972

Ennesima antologia che ci regala uno Sheckley in splendida forma. Proprio nei racconti, secondo me, riesce ad esprimere appieno il proprio potenziale di scrittore fuori dagli schemi. Nelle storie che compongono questa raccolto si fondono ottima fantascienza, tematiche che fanno riflettere, colpi di scena geniali e, soprattutto, un micidiale umorismo. Tutti ingredienti che a questo livello son riusciti a coniugare solo lo stesso Sheckley e Douglas Adams. Sicuramente consigliato (questo libro e le antologie di Sheckley in generale) a chi vuole pensare mentre si fa una sonora risata!

mercoledì 1 settembre 2010

Dario Tonani - "Infect@"

Autore: Dario Tonani
Titolo: "Infect@"
Edizione: Mondadori - Urania n° 1521
Anno: 2007

Uno dei più originali premi Urania degli ultimi anni. Una Milano mai così dark e noir, sotto una pioggia insistente che rende tutto in bianco e nero (tranne i cartoni ;-) ). Dopo alcuni titoli che non mi hanno del tutto convinto, son felice che Urania abbia saputo valorizzare Tonani e voluto puntare su una fantascienza un po' meno classica, ma sicuramente capace di dare ben di più ai lettori. Un acquisto consigliato, sperando che Dario sappia proseguire su questa strada e regalarci altri romanzi interessanti come questo.

venerdì 27 agosto 2010

Michael Crichton - "Congo"

Autore: Michael Crichton
Titolo: "Congo"
Edizione: Superpocket
Anno: 1997

Un buon libro d'avventura che, come solito di Crichton, è condito da ampie ricerche e dalla messa in pratica di alcuni studi che al momento della stesura erano solo teorie (comunicare con i primati attraverso il linguaggio dei segni). 
Probabilmente non uno dei suoi libri migliori in quanto qui e là la tensione narrativa sembra un po' calare e rendere più lenta la lettura. Soprattutto la prima metà risulta trascinarsi un po' e forse prendersi troppo tempo per esplicitare e mostrare al lettore le teorie studiate da Crichton. La seconda metà, invece, dimostra appieno le capacità dell'autore di scrivere romanzi d'avventura altamente incalzanti. 
Di certo, nonostante questi alti e bassi, è da consigliarsi spassionatamente a chi ha visto il pessimo film che ne è stato tratto. Pellicola che ha stravolto e peggiorato tutti i punti migliori del libro.

Valerio Evangelisti - "Noi Saremo Tutto"

Autore: Valerio Evangelisti
Titolo: "Noi Saremo Tutto"
Edizione: Mondadori - Oscar
Anno: 2010

"We Shall Be All", cioè Noi Saremo Tutto. E' da questa frase simbolo dei primi movimenti sindacali americani che prende il titolo questo romanzo di Valerio Evangelisti. Un romanzo storico ben distante dalla fantascienza e dal western fantastico a cui ci aveva abituato lo scrittore bolognese. Un romanzo, però, che prosegue un discorso iniziato con "Antracite" volto alla narrazione delle origini dell'attuale america (che proseguirà, poi, nell'accoppiata "Il Collare di Fuoco" e "Il Collare Spezzato"). 
Per questo nuovo capitolo delle origini degli Stati Uniti odierni Evangelisti sceglie un protagonista decisamente fuori dagli schemi. Sicuramente il personaggio più odioso che abbia mai creato. Viscido, traditore, torturatore di donne e votato alla pedofilia. Il suo nome è Eddie Florio e, sempre mantenendosi tra le ombre, percorre tutto il periodo dagli anni venti alla seconda guerra mondiale e alla guerra fredda. E' dal suo punto di vista, attraverso gli occhi di chi i movimenti sindacali ha sempre agito per distruggerli e cancellare i diritti dei lavoratori, che la storia, quella con la S maiuscola, viene raccontata. 
Una scelta ardita, da parte di Evangelisti, che alla fine ha pagato, regalando ai suoi lettori uno dei suoi migliori romanzi.

Terry Pratchett - "Il Tristo Mietitore"

Autore: Terry Pratchett
Titolo: "Il Tristo Mietitore"
Edizione: TEA
Anno: 2010

Come al solito Pratchett non delude. Questo capitolo del Mondo Disco, come sempre, è pieno di ironia ed è quasi impossibile non trattenere più di un sorriso durante la lettura. 
C'è anche qualcosa di più. Terry ha abituato i suoi lettori, spesso, a far fare capolino a qualche riflessione, a qualche sorta di messaggio, tra una battuta e l'altra. Questa è una di quelle volte. 
Cosa accadrebbe se la Morte venisse licenziata? E se la morte diventasse "umana" ? 
Questo presupposto, alla base di una delle vicende che si intrecciano nel romanzo, è la scusa per Pratchett per darci da pensare un po' su cosa significa vivere e farlo appieno. Un libro ironico e diverte, ma che sa anche essere delicato all'occorrenza, che in definitiva ci lascia qualcosa dopo averlo finito. E non è poco.

giovedì 26 agosto 2010

Michael Crichton - "Jurassic Park"

Autore: Michael Crichton
Titolo: "Jurassic Park"
Edizione: Garzanti
Anno: 1990

Un gran libro d'avventura: coinvolgente, dinamico, pieno di colpi di scena, che ti incolla alla pagina fino a che non è finito. Preso appena uscito in Italia nella sua prima edizione perchè ne avevo già sentito parlare benissimo, ovviamente non mi ha deluso. Alcuni libri di Crichton, soprattutto quelli a maggiore tasso scientifico, risentono un po' troppo del grande lavoro di documentazione dell'autore. Molte pagine deputate a mostrare quanta ricerca ha fatto lo scrittore e poche destinate a raccontare la storia. In "Jurassic Park" questo non succede, i due livelli di lettura son ben bilanciati, forse è anche per questo che è stato uno dei suoi libri di maggior successo.

mercoledì 25 agosto 2010

Eric Rucker Eddison - "Il Serpente Ouroboros"

Autore: Eric Rucker Eddison
Titolo: "Il Serpente Ouroboros"
Edizione: Fanucci
Anno: 2003

Difficile, ostico, arcaico, nella prosa, nell'intreccio e nello sviluppo della vicenda, oltre che nel tratteggio dei personaggi. Ciò non di meno una lettura fondamentale per conoscere e scoprire, passo passo, le radici del fantasy come lo conosciamo oggi. E' da opere come questa di Eddison che molti degli scrittori che sono seguiti, autori di alcuni dei romanzi e degli scritti più famosi, si sono ispirati. 
Certamente oggi potrebbero apparire datati o, addirittura, ingenui nel proprio svolgersi (critiche che in qualche punto possono essere rivolte anche a "Il Serpente Ouroboros"), ma, osservandoli in prospettiva, si potrà notare che molti di essi siano stati addirittura pioneristici al tempo in cui furono scritti.

Tiziano Sclavi - "Dellamorte Dellamore"

Autore: Tiziano Sclavi
Titolo: "Dellamorte Dellamore"
Edizione: Giunti
Anno: 1991

Anni prima di inventare Dylan Dog, Tiziano Sclavi aveva già la fissazione per gli zombie. A combatterli, però, non un simpatico dandy con un passato nella polizia, mille difetti e problemi con cui è facile immedesimarsi e gran successo con le donne. Bensì uno stronzo di prima categoria che sembra già morto dentro per il cinismo con cui guarda alla vita e ai vivi. 
Il romanzo si legge come una sceneggiatura, o forse è una sceneggiatura che si legge come un romanzo. Il risultato non cambia perchè la storia va giù veloce e fa male: cruda, violenta, pulp e splatter forse fin troppo. Di certo meno positiva e buonista delle vicende di cui è protagonista l'indagatore dell'incubo a cui tutti son abituati. Ma d'altronde, anche se pubblicizzato altrimenti, questo non è un romanzo su Dylan Dog. Qui l'inquilino di Craven Road non c'entra nulla e sarebbe un grave errore accostarsi alla lettura pensando altrimenti. Non c'è salvezza o lieto fine fuori dal tunnel, solo una vita che ti uccide poco alla volta.

lunedì 23 agosto 2010

Joe Haldeman - "Guerra Eterna: Ultimo Atto"

Autore: Joe Haldeman
Titolo: "Guerra Eterna: Ultimo Atto"
Edizione: Mondadori - Urania n° 1543
Anno: 2009

Un'antologia che definirei soprattutto "altalenante". Probabilmente mi aspettavo qualcosa di più, soprattutto visto che l'autore è quell'Haldeman di "Guerra Eterna" e che in quarta di copertina veniva, per l'appunto, promessa una visione alternativa di quel capolavoro. In realtà la promessa si riduce alla narrazione di un episodio della vita della compagna di Mandella (protagonista di "Guerra Eterna") che non aggiunge nulla al romanzo vincitore del Premio Hugo. Gli altri racconti sono, come dicevo all'inizio, altalenanti. Alcuni offrono interessanti spunti e si basano su belle idee, originali e argute. Altri, se non originali, son almeno divertenti (vedi "Esclusiva"). Altri, invece, fanno passare il tempo senza annoiare, ma finito di leggerli uno non se li ricorda neanche più. 
Per certi versi, la parte migliore dell'antologia son le note piazzate in chiusura e che narrano, dalla viva voce dell'autore, come è nato ciascuno dei racconti.

giovedì 19 agosto 2010

Robert Graysmith - "Zodiac Killer"

Autore: Robert Graysmith
Titolo: "Zodiac Killer"
Edizione: Mondadori - True Crime n° 19
Anno: 2006

La migliore indagine/ricostruzione/ricerca su questo serial-killer e su ciò che Zodiac ha significato per la Bay Area in quegli anni. Lettura imprescindibile se ci si vuole documentare in merito. Peccato in italiano sia uscito in questa edizione e che ormai sia poco rintracciabile, così come è un peccato non sia stato tradotto il successivo "Zodiac Unmasked" dello stesso autore.

Sondra London - "Vampiri"

Autore: Sondra London
Titolo: "Vampiri"
Edizioni: Mondadori - True Crime n° 16
Anno: 2006

Nella mia top-ten dei peggiori libri che abbia mai letto, questo libro ha un posto fisso. Un elenco, senza capo ne coda, di storielle di serial-killer che avrebbero avuto comportamenti vampirici (in realtà c'è dentro un po' di tutto, dal cannibalismo alla violenza sessuale senza ordine preciso). La parte di approfondimento psicologico, poi, è tutta da ridere. La colpa, secondo l'autrice, di questi loro comportamenti sembra essere, invariabilmente, l'aver giocato di ruolo, magari a Vampiri The Masquerade. Insomma, come avrete già capito, un capolavoro. Buono giusto per accendere il camino.

lunedì 26 luglio 2010

Clark Ashton Smith - "L'Universo Zothique"

Autore: Clark Ashton Smith
Titolo: "L'Universo Zothique"
Edizione: Nord - Tascabili Fantasy
Anno: 1992

"Piuttosto che niente, è meglio piuttosto." Un modo di dire che ben si adatta a questo volume che rende parziale giustizia a un autore da noi alquanto misconosciuto. Tra la fine del 1800 e l'inizio del 1900 il fantastico ha subito una serie di rivoluzioni il cui merito è ascrivibile in gran parte a un gruppo di scrittori che, almeno via lettera, si conoscevano tra loro. Lovecraft e Howard son usciti dal limbo da qualche tempo, grazie alla riscoperta delle loro opere e all'interesse che la cinematografia gli ha riservato. Altri, come Clark Ashton Smith vi rimangono ancora, dimenticati o mai scoperti dai lettori italiani. 
In particolare questo "L'Universo Zothique" presenta una visione del fantasy mescolata con un certo background fantascientifico tutt'altro che banale. Una lettura sicuramente consigliata agli appassionati del genere e a caccia di piccole perle ignorate dai più.

sabato 3 luglio 2010

Joe R. Lansdale - "In Fondo alla Palude"

Autore: Joe R. Lansdale
Titolo: "In Fondo alla Palude"
Edizione: Fanucci
Anno: 2005

La prosa di Lansdale riesce a farti percepire l'odore di quei posti, l'atmosfera di quel momento storico, con solo un paio di parole. inoltre il realismo con cui tratteggia l'odio strisciante nei confronti dei "negri" è agghiacciante. 
Un giallo che è una scusa per scrivere un romanzo di formazione e di crescita. una lettura affascinante e raccapricciante al contempo, estremamente istruttiva su ciò che l'umanità è ed è stata capace di fare ai propri simili solo per il colore della pelle.

lunedì 21 giugno 2010

Danilo Arona (a cura di) - "Bad Prisma"

Autore: Danilo Arona (a cura di)
Titolo: "Bad Prisma"
Edizione: Mondadori - Epix n° 5
Anno: 2009

Buona l'idea di partenza del personaggio/mito di Melissa per creare un'antologia a tema unico composta da diversi autori e dai differenti punti di vista. Purtroppo manca una coerenza interna al personaggio che diventa, di volta in volta, positivo o negativo, angelo salvifico o origine di ogni male. Gli stessi racconti hanno un livello molto discontinuo sia a livello di struttura (Melissa come centro delle storie oppure solo vagamente accennata, quasi si volesse infilare nell'antologia un racconto nato per altri scopi) che di mera qualità. Tutto questo mina il valore dell'opera nel suo complesso. Peccato perchè avrebbe potuto essere una grande occasione, purtroppo non è stata sfruttata appieno.

giovedì 3 giugno 2010

Robert Sheckley - "Alien, Dentro l'Alveare"

Autore: Robert Sheckley
Titolo: "Alien, Dentro l'Alveare"
Edizione: Mondadori - Urania n° 1294
Anno: 1996

La dimostrazione di quanto in basso possa arrivare uno scrittore (un GRANDE scrittore) quando, purtroppo, non ha neanche di che mangiare ed è costretto a fare qualsiasi cosa pur di tirare a casa due soldi... :-(

Brian Aldiss - "Frankenstein Liberato"

Autore: Brian Aldiss
Titolo: "Frankenstein Liberato"
Edizione: Bompiani - i Delfini
Anno: 1994

Frankenstein Liberato è l'opera più famosa, almeno in Italia, di Brian Aldiss. Si tratta di una riscrittura in chiave fantascientifica (ancora più dell'originale) del grande classico di Mary Shelley, ma non raggiunge l'originale. Inoltre, tra gli stessi libri di Aldiss ci son opere decisamente più meritorie, peccato che molte di esse non siano neanche mai state tradotte in italiano.

sabato 6 febbraio 2010

Gianfranco Manfredi - "Ultimi Vampiri"

Autore: Gianfranco Manfredi
Titolo: "Ultimi Vampiri"
Edizione: Gargoyle Books
Anno: 2009

Devo ammettere di essere rimasto un po' deluso da questo libro. Eppure non dovrei averne motivo. Le storie sono varie e interessanti. L'ambientazione, che varia da racconto a racconto, sia geograficamente che temporalmente, non rende noiosa la lettura. Inoltre si nota come molte di queste storie son state ispirate da leggende tipiche della zona in cui sono ambientate e propongono svariati "miti" e "personificazioni" del vampiro. Alcune storie, poi, son molto carine e originali (menzione per "I Fratelli in Blu"). Il tutto è condito da una attenta ricerca storica che fa si che il lettore sia perfettamente calato nel periodo della narrazione. 
Però... 
Sembra mancare qualcosa, quel qualcosa che non è una storia unica che attraversi i secoli (e i racconti) ripresentando alcuni elementi o personaggi, quanto forse una verve intrinseca nella scrittura che riesca ad appassionare veramente (o quantomeno che ci riesca con me).