Avvertenze

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venerdì 25 febbraio 2011

Neil Gaiman - "Il Cimitero Senza Lapidi"

Autore: Neil Gaiman
Titolo: "Il Cimitero Senza Lapidi"
Edizione: Mondadori - Oscar
Anno: 2009

Antologia di racconti (neri, come dice il titolo) firmati da chi, del narrare fiabe del terrore, ha fatto un'arte. Come tutte le antologie, e come l'autore stesso ammette nella bella introduzione che sa di auto-biografia, ci sono alti e bassi, racconti più o meno riusciti. 
Tra i più succosi c'è sicuramente quello che dà il titolo all'antologia: antipasto e anticamera per "Il Figlio del Cimitero", romanzo tutto incentrato sugli stessi personaggi. Diversi altri son interessanti e mostrano come un grande autore abbia sempre le capacità per leggere e rileggere, in maniera nuova e personale, anche le leggende che tutti conosciamo. Immancabile, poi, una piccola sortita in pieno stile humor britannico (in questo caso molto debitrice a Terry Pratchett, tra l'altro carissimo amico di Gaiman). 
Rimane un po' di amaro in bocca, però, per qualche episodio fin troppo evidentemente legato alla cultura anglosassone e, per questo, non del tutto trasparente e comprensibile per il lettore italiano. Le continue e ripetute citazioni che compongono lo scheletro di episodi come "Il Caso dei 24 Merli" o "Istruzioni" (quest'ultimo, poi, una poesia tradotta) vanno quasi completamente perse non riuscendo a far assaporare completamente a chi legge il gioco che vi stà dietro. 
Infine menzione particolare per "Il Prezzo", racconto che dimostra, una volta di più, come i gatti siano gli animali preferiti dagli scrittori.

giovedì 17 febbraio 2011

Valerio Evangelisti - "La Luce di Orione"

Autore: Valerio Evangelisti
Titolo: "La Luce di Orione"
Edizione: Mondadori - Oscar
Anno: 2008

Dopo "Mater Terribilis", che da molti lettori è stato considerato un mezzo passo falso a causa di un Eymerich vittima degli eventi, invece che solito macchiavellico investigatore, l'inquisitore torna a mostrarsi in perfetta forma. 
Il penultimo capitolo della saga è forse uno di quelli maggiormente incentrati sul medioevo. Gli altri piani temporali, che presentano l'interminabile guerra tra Rache ed Euroforce e riportano in auge il personaggio di Frullifer (che avevamo conosciuto in "Nicolas Eymerich, Inquisitore"), sono marginali e molto più corti rispetto al normale, anche se sempre importanti al fine della comprensione di tutta la vicenda. 
Proprio il ritorno di Frullifer dà la sensazione che si stiano un po' "tirando le somme" e che, non in questo, ma nel prossimo, presto si avrà, finalmente, una visione d'insieme della cosmogonia che governa il mondo di Eymerich. 
Sulla storia in particolare, c'è poco da dire, chi conosce e apprezza i romanzi di Valerio Evangelisti troverà, anche qui, pane per i suoi denti. La ricostruzione storica è, come sempre, approfondita e minuziosa, in questo caso, poi, l'Inquisitore si trova al centro di una sorta di disputa teologica che permette, una volta in più, di mostrare quanto l'opera di documentazione sia stata accurata. 
Tra crociate e cieli solcati da fulmini che sembrano vene, giganti sorti dal mare e misteri che attanagliano Costantinopoli, Eymerich vive la sua nona e penultima avventura. Come sempre la bellezza del libro non si ferma alla storia raccontata, ma va oltre, acquisendo profondità e attualità attraverso i diversi livelli di lettura (non solo temporali) di cui i romanzi di Evangelisti sono sempre ricchi. 
Una lettura obbligata per chi vuole giungere degnamente preparato alla fine di questo lungo viaggio in compagnia dell'Inquisitore, ma una lettura consigliata anche agli altri, per guardare con occhi diversi al mondo di oggi.