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sabato 24 dicembre 2011

Giovanni De Feo - "Il Mangianomi"

Autore: Giovanni De Feo
Titolo: "Il Mangianomi"
Edizione: Salani
Anno: 2010

Particolare e interessante la scelta di creare una sorta di Regno di Napoli di fantasia, popolato di mostri, streghe, magie e fantasmi, come ambientazione per il proprio romanzo. Probabilmente è, infatti, proprio il contorno la migliore delle invenzioni de "Il Mangianomi" di Giovanni DeFeo. 
Un libro che è scritto bene e che si lascia leggere tutto d'un fiato, ma... eggià, purtroppo c'è un ma. 
Il titolo del libro, in realtà, è parzialmente fuorviante: "Il Mangianomi" è, infatti, il titolo solo di un racconto lungo (circa 150 pagine) a cui ne segue un altro, "Il Contaombre", ben più lungo e articolato. "Il Mangianomi" appare, quindi, quasi come un antipasto, un mezzo per presentare tutti i personaggi in scena che verranno, poi, meglio approfonditi e adoperati nella successiva storia. 
Non che sia una brutta storia, anzi, "Il Mangianomi" appassiona, commuove e coinvolge il lettore; l'unica cosa che lascia davvero con un po' d'amaro in bocca è che sia troppo breve e si risolva solo in un racconto invece che in un romanzo intero. 
Il successivo "Il Contaombre" è, quindi, il vero romanzo contenuto in questo libro. Un romanzo strettamente legato a "Il Mangianomi", dato che ne è la diretta prosecuzione, quasi un seguito, ma a sua volta presenta qualche difetto. 
Tutta la vicenda appare, infatti, come una sequenza di racconti diversi, quasi fossero idee diverse (con delle buone idee, bisogna dire) ricucite insieme a comporre una storia unica. Qui e là, però, per quanto sia evidente l'impegno dello scrittore per far combaciare tutti i pezzi del puzzle, si avverte un vago senso di incompiutezza. La sensazione è un po' quella che ci siano delle forzature nel cercare di far stare tutto insieme, addirittura che alcuni pezzi della storia avessero, in origine, un protagonista diverso e che solo con una scusa si sia riusciti a infilarli dentro. 
Il giudizio sul volume nel suo complesso, quindi, è un po' una media tra la forma, forse non del tutto convincente, e le doti dell'autore nello scrivere e nell'inventare storie e situazioni, queste, invece, sì promosse a pieni voti. 
Per una volta che c'è un fantasy con un po' di originalità, oltretutto scritto da un italiano, una lettura, però, consiglierei di dargliela ;-)

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